La consulenza psicologica per genitori adottivi è uno spazio che vuole accompagnare la coppia nella pre-adozione, nell’attesa e nella post-adozione.
Una coppia che arriva a scegliere il percorso adottivo è una coppia che porta con sé passaggi di vita emotivamente carichi, che spesso parlano di perdite multiple (identità, fertilità, figlio biologico) e che hanno richiesto un tempo fatto di presa di contatto con le proprie ferite, di attraversamenti e nuove consapevolezze. Se le perdite mettono in discussione i propri progetti di vita, la propria identità personale e di coppia, la loro rielaborazione apre alla via del ricongiungimento con i propri bisogni e desideri. Per alcune coppie il percorso porta ad investire il proprio desiderio generativo in progetti altri dalla genitorialità, altre scelgono, invece, la strada dell’adozione.
Accompagnare la coppia in questa fase è molto importante, esattamente come si accompagnano i genitori durante la gravidanza. I genitori adottivi sono in attesa di accogliere un* figli* che, per quanto piccol*, porta con sé una vita prima, anche solo fosse quella prenatale, che ha lasciato un segno e che è importante continuare a vedere per leggere al meglio il comportamento del/lla bambin* e orientare l’accoglienza e la cura nei suoi confronti.
Le vite di molt* bambin* prima sono state accompagnate da trascuratezza, maltrattamento, abbandono; questi aspetti seppur in ombra rimangono interiorizzati nella vita emotiva di quest* bambin* e possono presentarsi attraverso comportamenti apparentemente incomprensibili, che chiedono ai genitori adottivi una buona sintonizzazione con il/la figli*, andando oltre, dando senso al disagio e accogliendolo e soprattutto ricordandosi che l’essere stat* abbandonat* rappresenta un’esperienza traumatica.
I genitori possono sentire emozioni ambivalenti, da una parte il desiderio di sentirsi famiglia, dall’altra la paura di rimanere estranei, da una parte l’entusiasmo di accogliere, dall’altra l’impotenza del ruolo.
In questi momenti è importante per la coppia immaginare uno spazio e un tempo dove condividere e fare spazio a queste emozioni, ed è importante farlo anche preventivamente, ovvero non necessariamente quando la problematica viene espressa attraverso degli agiti, ma anche durante l’attesa per entrare nell’esperienza del genitore che si vuole essere.
Perchè l’attesa di un* figli* rappresenta sempre una ri-nascita…e in questo viaggio a ri-nascere sono anche i/le figli*, accompagnati da una storia si apprestano, spesso ad essere vist* e pensat* amorevolmente per la prima volta.