Elogio del No
Il no non è solo opposizione, chiusura, ma è anche separazione, riconoscimento di sé, dei propri bisogni, dei confini che contengono un Io distinto dall’Altro.
Il si è affermazione, accoglienza, apertura, ma può anche essere fuga, perdita di sè nell’altro, decentramento dal proprio sentire…
Elogio del no, quindi, per appartenersi, per relazionarsi all’altro partendo da sé, in contatto con le proprie emozioni e consapevole dei propri limiti.
Metter-si in relazione non avendo paura di dar voce al no che abita la nostra unicità…la reciprocità si persegue riconoscendosi soggetto.